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Riflessioni sui Linux Day 2023

Grazie al buon giomba del GOLEM sono venuto a conoscenza di un documento redatto da Italian Linux Society insieme agli organizzatori dei vari Linux Day, che tira le somme della manifestazione, illustrando cosa ha funzionato nella varie edizioni del 2023, cosa no, quanti hanno partecipato e quali sono stati i costi.

Per coloro che non lo sapessero il Linux Day è una manifestazione italiana indetta da ILS, dedicata alla promozione e alla diffusione del software libero e del sistema operativo GNU/Linux. Si svolge una volta all’anno. La natura della manifestazione è decentralizzata e locale: varie associazioni sul territorio decidono di organizzare indipendentemente una giornata di interventi e/o laboratori a tema software libero e GNU/Linux e al pubblico non resta che scegliere dove recarsi per partecipare a una grande festa sparsa in tutta Italia, dove l’informatica libera è la protagonista. In passato ILS stabiliva un tema che gli organizzatori avrebbero potuto affrontare nei loro interventi. Era più un suggerimento che un obbligo.

Nel 2023, a distanza di circa dieci anni, il FLUG è tornato a partecipare al Linux Day, organizzando il giorno di GNU/Linux alla biblioteca di Signa, insieme al gruppo di Empoli. Non eravamo a conoscenza del documento che ILS ha redatto, ma l’ho letto con interesse, una volta segnalatomi. Da qui lo spunto per questo articolo.

Partiamo con un confronto semplice: la manifestazione organizzata a Signa non è stata la meno frequentata, visto che questo primato spetta a quella di San Donà, con soli dieci partecipanti contro la nostra media di trenta. Non che la quantità di persone conti qualcosa e, sebbene il migliaio di partecipanti del Linux Day a Pordenone, o i trecento a Milano, o ancora i quattrocentocinquanta a Fermo, siano dei numeri che impressionano, non dobbiamo mirare alla quantità e basta. Lo scopo della manifestazione e del Firenze Linux User Group è quello di promuovere il software libero, le libertà digitali e in generale un’informatica libera. Per fare ciò dobbiamo parlare ai cuori e alle menti delle persone. Avere un gran numero di spettatori non corrisponde all’essere riusciti a trasmettere quei messaggi con successo. Meglio meno, ma mantenendo i valori alla base del movimento centrali nella comunicazione, soprattutto se per attirare pubblico ci si allontana dal fulcro della questione, che è politica e non meramente tecnologica. Ammesso che la tecnologia possa essere davvero apolitica.

A questo proposito mi ha colpito il tentativo politicamente esplicito della manifestazione di Palermo di sfruttare il Linux Day come trampolino per richiedere al parlamento regionale l’uso del software libero, attraverso una lettera aperta di SputniX. L’evento di Palermo è stato davvero in grande stile, addirittura della durata di tre giorni e con un ospite celebre come John “maddog” Hall. L’evento ha ricevuto copertura dalla stampa, con tanto di conferenza apposita organizzata per intervistare l’ospite d’onore. Quella di Palermo non è stata l’unica manifestazione di più giorni, come quella di Pordenone, di due giorni.

Nonostante l’edizione di Milano possa definirsi un successo, pure dal punto di vista economico, grazie alle entrate abbondanti degli sponsor, non mi convince la loro idea riguardo al posizionamento strategico degli interventi: ovvero mettere quelli importanti all’inizio. Chi decide qual è un intervento importante? Perché dovremmo proporre interventi che consideriamo di serie B? Così non rischieremmo di trattare i relatori in maniera ineguale? Di sicuro un buon posizionamento degli interventi migliora il ritmo della giornata, però non sono certo che considerare alcuni interventi importanti e altri no sia un buon modo per organizzare una manifestazione sulla libertà. Ho apprezzato di più l’idea delle foto di gruppo, che non abbiamo fatto nonostante avessimo un fotografo ufficiale in gamba, anche se bisogna scrivere che la scarsa illuminazione del nostro ambiente mal si prestava alle fotografie.

Tra i problemi che mi hanno colpito maggiormente c’è l’annosa faccenda del ricambio generazionale. Non sono sicuro che la scarsa presenza di ragazzini sia per forza un problema. Di sicuro diventa un problema pratico quando gli organizzatori crescendo sono più impegnati a causa della famiglia o del lavoro, o invecchiano, o muoiono; o più semplicemente quando certe idee non interessano a una generazione e si rischia di perderle. L’eterno dilemma generazionale c’è in ogni ambiente, solo che per la velocità con la quale cambia l’informatica ci siamo trovati ad affrontarlo prima di quanto pensassimo. Nessuno si stupisce che i quindicenni del 2023 non abbiano un interesse per i giochi di carte come pinnacola. Tuttavia i giochi di carte non si sono estinti e difficilmente spariranno mai, sono solo passati di moda e diventati di nicchia. L’informatica non è più di moda da almeno dieci anni e il software libero ancora meno. Anzi il software libero non è mai stato di moda. Per un periodo lo è stato Linux, ma di certo non il progetto GNU. Basta leggere la biografia di Richard Stallman o la sua raccolta di saggi per rendersi conto che questi argomenti sono sempre stati ritenuti di nicchia. Di conseguenza non mi aspetto che una manifestazione come il Linux Day attiri intrinsecamente persone giovani, bensì persone interessate a questi temi. In realtà, all’edizione di Signa erano presenti svariati ragazzi, dato che dei professori sensibili alla materia e relativamente giovani avevano portato una scolaresca ad assistere alla parte mattutina dell’evento. Tuttavia, sebbene tale fatto abbia contribuito a diminuire l’età media del pubblico, chiunque sarà concorde nel considerare questa partecipazione come virtuale, dato che non sappiamo se quei ragazzi si siano divertiti e soprattutto se sarebbero venuti, senza l’obbligo della scuola. Il software libero, i diritti digitali e in generale un’informatica libera sono temi che sono e saranno fondamentali nella vita di tutti. C’è bisogno di ragazzi che se ne interessino. Per fare ciò una possibilità è collaborare con le scuole, invitandole o portando la manifestazione nelle classi, senza far sentire la nostra presenza come l’ennesima imposizione noiosa della discutibile autorità scolastica. Forse un modo potrebbe essere parlare di tematiche tangenti ai videogiochi, che sono un argomento piuttosto noto agli adolescenti. Oltre a essere presenti nelle scuole, altri LUG suggeriscono di corteggiare gli universitari e le comunità più giovani, come quella di Python a Torino. Potrebbe funzionare, però potrebbe pure rivelarsi un’arma a doppio taglio, col rischio come scritto di sopra di allontanarsi dai valori originali dell’evento e del gruppo. Di certo un ricambio generazionale al FLUG c’è stato, seppur piccolo, visto che io che sto scrivendo questo articolo e che ho in parte organizzato il giorno di GNU/Linux ho ventotto anni. Inoltre alla manifestazione abbiamo conosciuto un ragazzo più giovane di me.

Alcuni gruppi hanno avuto difficoltà a documentare bene l’evento. Nel nostro piccolo possiamo dire che non abbiamo riscontrato questo ostacolo, anche se è d’obbligo specificare che l’organizzazione era composta da due persone. Quindi è stato molto facile coordinarsi e altrettanto informale.

Per il prossimo anno mi piacerebbe attrezzarci per riprendere gli interventi come in molti hanno fatto, spesso sottovalutando l’onere di tale scelta. L’ideale sarebbe pubblicare il testo degli interventi che è il modo migliore per preservare la conoscenza, sia per quanto riguarda lo sforzo richiesto che per la flessibilità del risultato. Un video o un audio sono più difficili da processare, indicizzare e ricercare in seguito, senza contare gli impedimenti di accessibilità. Il testo è fatto per durare ed è economico da conservare, per tutti!

Magliette, adesivi e gadget vari vengono menzionati nel documento redatto da ILS e dagli organizzatori dei vari Linux Day come fattori positivi che contribuiscono alla buona riuscita dell’impresa. Per quanto siano carini e per quanto avessimo richiesto pure noi le chincaglierie di ILS, non vale la pena concentrarsi su questo aspetto. Ciò che davvero conta, oltre a proporre degli interventi interessanti, è disegnare una bella locandina o un volantino, e su questo fronte noi eravamo coperti grazie all’aiuto di una strepitosa amica grafica. In più tutti quelli oggetti usa e getta spesso sono di plastica e di fatto contribuiscono a inquinare, rispetto all’effimero piacere che potranno mai procurare.

L’ultima considerazione, non certo per importanza, riguarda l’aspetto economico, che nel caso del giorno di GNU/Linux a Signa è stato assente. Non siamo stati in grado di raccogliere donazioni significative, a meno che non si considerino i due euro, di cui è quasi più imbarazzante ammettere che rappresentano il totale delle nostre entrate, piuttosto che dimenticarsene. Almeno siamo tra le manifestazioni più economiche, visto che le nostre spese ammontano a circa venti euro, corrispondenti alla piccola merenda che ho deciso di offrire sia mattina che pomeriggio. Tante associazioni sono riuscite a ottenere dei finanziamenti da delle aziende. Non so se il prossimo anno intraprenderemo quella strada, visto che il Comune di Signa si è offerto di pagare i volantini e che le nostre spese sono state ridotte all’osso. Ho la sensazione che al FLUG piaccia l’indipendenza e non so come il gruppo potrebbe prendere un finanziamento esterno di un’azienda. Ovviamente sarebbe da valutare la richiesta dell’azienda nello specifico. Invece cercherò di usufruire o dei rimborsi spesa di Italian Linux Society o del microgrant di Wikimedia Italia, che mi sembrano modi di ottenere dei finanziamenti in linea coi nostri obiettivi.

Concludendo, la lettura del documento in cui ILS e gli organizzatori dei vari Linux Day hanno fatto il punto delle manifestazioni è stata interessante: mi ha fornito degli spunti, tra i quali l’invitare ospiti rinominati del campo e che dobbiamo migliorare la raccolta dei fondi per sostenere l’attività; e mi ha convinto che abbiamo agito bene nel mantenere l’evento vicino ai suoi valori fondanti. Non sono preoccupato per il ricambio generazionale o l’affluenza di pubblico. Il FLUG riuscirà a parlare di software libero con successo in futuro, grazie alla pazienza, alla tenacia e al supporto del GOLEM.


La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, e in qualsiasi luogo, senza pagamento di diritti, a condizione che questa nota sia riprodotta.

Con la frase “copia letterale con qualsiasi mezzo” non intendiamo richiedere il mantenimento di intestazioni, piè di pagina o altre caratteristiche di formattazione. Si richiede tuttavia di mantenere link web sia per i media ipertestuali sia per quelli non ipertestuali (in forma di note o con la semplice indicazione dell’indirizzo su media non HTML).

Resoconto GNU/Linux Day 2023

Finalmente il giorno che attendevamo con impazienza è arrivato! Sabato 28 ottobre 2023, il giorno di GNU/Linux è stato festeggiato anche a Signa, grazie all’ospitalità della biblioteca comunale, presso la rinomata Sala Blu.

La manifestazione, divisa in due parti, ha avuto inizio verso le dieci. La mattina è trascorsa piacevolmente grazie all’introduzione al software libero di giomba del GOLEM, seguita dalla presentazione di YunoHost del nostro Leandro Noferini.

Leandro ha presentato una distribuzione derivata da Debian per semplificare l’amministrazione dei servizi Internet, come la posta elettronica, la condivisione dei documenti, ecc., per aiutare le piccole associazioni a essere indipendenti dai colossi malvagi della Silicon Valley. L’intervento non ha mancato di descrivere pure le criticità di questo approccio, che spesso generano una mancanza di sicurezza, ma soprattutto una finta semplicità, ben lontana da essere una soluzione che non richiede alcuna conoscenza tecnica.

Alle prime due presentazioni hanno presenziato gli studenti di una classe dell’istituto tecnico Giuseppe Peano, accompagnati da due docenti sensibili alla causa del software libero. Ci siamo salutati con la voglia di collaborare in futuro. Sarebbe importantissimo parlare del software libero nelle scuole!

La mattinata si è conclusa con una merenda offerta dal FLUG e la presentazione di Fabio Frascati su LibreOffice e R per l’analisi dei dati. Fabio, che si occupa di statistica anche di professione, ha mostrato l’importanza di avere uno strumento dinamico e flessibile come un linguaggio di programmazione quale R, rispetto al più conosciuto e talvolta usato a sproposito foglio di calcolo.

Verso le tredici ci siamo fermati per un pranzo veloce a base di arancini in una rosticceria vicina e le chiacchiere postprandiali, che sono l’aspetto che preferisco di questi eventi: conoscere persone nuove, scambiarsi opinioni, fare amicizia, legare meglio con chi ti era già simpatico.

Il pomeriggio si è aperto con l’ottimo e variegato discorso su OpenStreetMap e Termux, a cura di Niccolò Rigacci; il quale ha dimostrato la qualità di OpenStreetMap rispetto alla concorrenza proprietaria, soprattutto quando si tratta di esplorazioni o escursioni, e il vantaggio che Termux offre esponendo le funzioni di Android sulla linea di comando o a piccoli programmi per automatizzare compiti, che altrimenti andrebbero svolti ripetutamente a mano. Nonostante la programmabilità che consente Termux, Niccolò ha evidenziato che Android è una prigione di Google. Difatti, con l’avanzare delle versioni, Android sta riducendo la libertà e la flessibilità di cui Termux ha bisogno, bloccando l’accesso ad alcuni parti del sistema. Di certo Android non è Unix!

La presenza pomeridiana è stata minore e con un’età media maggiore, venendo a mancare la scolaresca, però si è mantenuta sulla ventina di appassionati e curiosi.

Gli ultimi due interventi hanno affrontato il tema dei videogiochi. Prima con Minetest e l’importanza di ricostruire spazi liberi ed etici dove giocare, grazie all’ospite Marco “Zughy” Amato, parte dell’organizzazione di Minetest. Minetest è un motore di gioco e piattaforma, in tre dimensioni, per creare mondi a cubetti (voxel), con un’estetica simile a Minecraft. Infine io ho parlato della possibilità di giocare ai videogiochi per Windows, mediante l’apporto di Wine, DXVK e Lutris. Wine è un programma famosissimo che permette di far girare i programmi per Windows su GNU/Linux.

Nonostante abbia provato ad affrontare il risvolto filosofico dell’intervento, forse il risultato è stato troppo tecnico e didascalico. Complici l’assenza di prove e la stanchezza della giornata, non stento a credere che la mia esposizione abbia annoiato qualcuno. L’ultima presentazione è difficile, durante l’organizzazione non ci avevo pensato. Lezione imparata: i prossimi anni chiuderemo col botto!

Il giorno di GNU/Linux è terminato con chiacchiere, complimenti e polemiche col pubblico e, per i dieci che sono rimasti, una piacevole pizzata rovinata da un piano bar oltremodo rumoroso.

Forse era da dieci anni che il FLUG non partecipava al giorno di GNU/Linux e per me era la prima volta che lo organizzavo e ci partecipavo. Mi sono divertito tantissimo! Spero e credo che la mia sensazioni sia stata condivisa dai partecipanti. Ci siamo promessi di non perderci di vista e di continuare a organizzare eventi sul software libero. Dobbiamo mantenere questa promessa. Ora è il momento che il FLUG risorga!

Grazie di cuore al GOLEM, alla biblioteca comunale di Signa e a Federico Gori per aver reso possibile questa giornata bellissima. Grazie pure a Camilla Macerini, che ha disegnato un volantino coi fiocchi, apprezzato da tutti.

A seguire, forse, verranno pubblicate delle foto della manifestazione.


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GNU/Linux Day 2023

Il FLUG e il GOLEM aderiscono alla manifestazione indetta da ILS GNU/Linux Day 2023.

La manifestazione si terrà sabato 28 ottobre dalle 10:00 alle 18:00, con una pausa per il pranzo dalle 13:00 alle 15:00, presso la Sala Blu in via degli Alberti 11, 50058, Signa.

Per ulteriori informazioni, scrivere a linuxday2023@tiepi.it.


Volantino


Programma

Introduzione al software libero

Il mondo del software libero e open source: perché è importante e come utilizzarlo nella vita di tutti i giorni.

Relatore: giomba del GOLEM

YunoHost

Sistema operativo indirizzato all’installazione e all’autogestione di server per servizi adatti a piccole comunità. https://www.yunohost.org/

Relatore: Leandro Noferini

Statistica con LibreOffice e R

Perché è così comune usare il foglio di calcolo nella gestione dei propri dati? È sempre la soluzione migliore? Eppure esistono valide alternative gratuite e open source per compiti specifici e spesso noiosi. Vediamo insieme alcuni semplici esempi in LibreOffice Calc e R.

Relatore: Fabio Frascati


Pausa pranzo


OpenStreetMap e Termux

Squarci di libertà nella prigione Android. OpenStreetMap (la mappa del mondo libera): stato dell’arte della mappa e del software di navigazione open source (spoiler: gli esploratori professionisti usano OSM e OsmAnd, ma non lo dicono!). Con Termux si aggiunge un po’ di libertà nel recinto Android: creare funzioni personalizzate per interagire con le mappe e con tutto il resto.

Relatore: Niccolò Rigacci

Minetest: mondi liberi a cubetti

Minecraft è il videogioco più venduto della storia, con più di 200 milioni di copie vendute (senza contare le versioni piratate). Cosa succederebbe se questi mondi a cubetti diventassero liberi? Quanto potere si starebbe sottraendo a Microsoft, una compagnia che ha un’intera pagina su Wikipedia legata alle critiche verso l’azienda, e che da pochi mesi ha reso Minecraft un gioco centralizzato, con un sistema di terrore psicologico maoista sulle note di “la gente ha una buona vista” per le segnalazioni in chat? In un mondo che vede il fiorire di tecnologie rispettose dell’individuo, Minetest ne prende parte cercando di porsi come risposta a tutto ciò.

Relatore: Zughy di Minetest

Giochi Windows su GNU/Linux

Riflessioni sulle possibilità di usare software proprietario su un sistema libero, dilemmi filosofici e introduzione a Wine, DXVK e Lutris.

Relatore: Matteo Bini


Pizzata

Tecnolokìa II

Il secondo ciclo di appuntamenti con Tecnolokìa, evento di divulgazione tecnologica per smanettoni e non, inizia domani presso la sede Arci di ExFila in via Leto Casini 11 a Firenze e prevede i seguenti quattro incontri, che si preannunciano appassionanti:

  • Lunedì 22 Ottobre, Silvia Liverani ci parla di Intelligenza Artificiale
  • Lunedì 12 Novembre, Ginox ci parla di Web Radio
  • Lunedì 26 Novembre, Massimiliano Masi ci parla di Blockchain
  • Lunedì 10 Dicembre, Leonardo Maccari ci parla di Come funziona Internet

Locandina evento

Il bitcoin e le altre


Il FLUG è lieto di annunciare una serata di discussione su criptovalute e blockchain: cosa sono, come funzionano, cos’hanno di innovativo, qual è il loro impatto sulla società; con qualche utile accenno ai token e un’introduzione a Solidity.
L’evento avrà luogo mercoledì 21 febbraio 2018 a Scandicci, a partire dalle 21:00 in Via del Padule 23/c nei locali dell’azienda Copyworld.
Relatore: Massimiliano Masi.
» Slide

Passaggio a I.L.S.

Lunedì 21 febbraio 2011 questo spazio web è migrato sui server della Italian Linux Society, in concomitanza con il primo (ehm…) e ultimo shutdown del Serverone del FLUG, a conclusione di un’epoca durata un paio di lustri; chi si ostinava a ripetere che il Flug è il Serverone, dovrà dunque ricredersi e convincersi definitivamente che il Flug non esiste.
L’immagine sottostante è la risposta di Netcraft a chi ieri chiedeva lumi sullo stato presente delle cose, all’inizio del nostro terzo piano quinquennale: lunga vita al Flug! 🙂

Firenze nel giorno del Pubblico Dominio

Resoconto

Sabato 22 gennaio 2011 il Firenze Linux User Group ha organizzato le celebrazioni per il giorno del Pubblico Dominio presso la casa della Creatività, nel Vicolo di Santa Maria Maggiore 1.

L’intenzione del Flug in questa occasione era quella di riuscire a parlare del Pubblico Dominio e più in generale del diritto d’autore ma anche di rendere evidente con atti concreti la nuova disponibilità delle opere d’arte: di conseguenza, oltre a Marco Scialdone, avvocato specializzato nell’ambito del diritto d’autore, erano stati invitati anche Giuliano Mori, studioso di letteratura americana e di Francis Scott Fitzgerald (le cui opere sono entrate nel PD nel 2011) e Lori Smith che ha declamato due brani di questo autore. Leonardo Maccari ha fatto l’introduzione e presentato gli ospiti.

L’incontro si è svolto bene (tranne per il terribile rumore delle campane della chiesa e per il freddo dell’ambiente che ci ha un po’ torturati):

  • la partecipazione è stata di una ventina di persone che è il normale per le iniziative del Flug;
  • la lettura del Manifesto del Pubblico Dominio, eseguita da Marco Masucci, è stata una prima prova abbastanza impegnativa per la difficoltà del testo, assolutamente non adatto a declamazioni pubbliche;
  • l’intervento dell’avvocato Scialdone è stato assolutamente a fuoco oltre ad essere stato quello che ha provocato le domande da parte del pubblico.

È stato oltremodo interessante l’intervento di Giuliano Mori perché ha portato la visione puramente letteraria delle opere (oltre ad aver permesso di nominare in modo congruo Freud ad un’iniziativa del Flug). La sua interpretazione ha evidenziato come nell’ambiente letterario i problemi creati dall’attuale legislazione del diritto d’autore non siano particolarmente sentiti, ma che una visione più ampia della proprietà intellettuale può trovare comunque spazio.

Anche la lettura dei testi di Fitzgerald è stata assolutamente piacevole ed interessante: Lori Smith ci ha dimostrato praticamente la differenza che esiste tra il comprendere un autore parlandone soltanto e comprenderlo reinterpretarendo oggi i suoi brani liberamente.

Anche per questo resta il rammarico di non essere riusciti ad organizzarne una lettura in piazza – sarà per il prossimo anno.

Presentazione

Il FLUG – Firenze Linux User Group – organizza per sabato 22 gennaio 2011, alle 17:30 presso la Casa della Creatività, Vicolo di Santa Maria Maggiore 1 in Firenze, vicino a Piazza Duomo, con ingresso rigorosamente libero:

Giornata del Pubblico Dominio 2011

Il pubblico dominio, nella sua accezione più ampia, è la preziosa risorsa di informazioni che è libera da quelle barriere all’accesso o al riuso generalmente associate alla tutela del copyright, sia in quanto libera da ogni tutela sul diritto d’autore oppure perché i detentori dei diritti hanno volontariamente deciso di rimuovere tali barriere.

Dal Manifesto del Pubblico Dominio

In molti Paesi del mondo – Italia inclusa – la legge sul diritto d’autore sancisce in linea generale che il 1° gennaio di ogni anno le opere degli autori deceduti settanta anni prima diventino di pubblico dominio.
Le opere di pubblico dominio si caratterizzano per essere liberamente e gratuitamente copiate, tradotte, declamate, perché costituiscono un bene comune.
Da qualche anno questa ricorrenza viene celebrata in molti Paesi europei con iniziative pubbliche, in genere sotto l’egida del progetto Communia.

Quest’anno, per la prima volta, la giornata del pubblico dominio verrà celebrata anche in Italia, il 22 gennaio, per iniziativa del NEXA Center for Internet & Society del Politecnico di Torino, con iniziative in alcune città.
A Firenze, in particolare, parleremo del ruolo svolto dal pubblico dominio nella nostra società e introdurremo un grande autore, F. Scott Fitzgerald, scomparso per l’appunto settant’anni fa, nel 1940, per ribadire quanto sia importante che la conoscenza venga restituita senza limitazioni all’intera società.

Programma

  • Introduzione – Leonardo Maccari
  • Lettura del manifesto del Pubblico Dominio – Marco Masucci
  • L’importanza del Pubblico Dominio – Marco Scialdone
  • F. Scott Fitzgerald – Giuliano Mori
  • Letture in lingua originale di brani delle opere di F. Scott Fitzgerald – Lori Smith

Portate le vostre penne USB! Romanzi come Il grande Gatsby, le altre opere di F. Scott Fitzgerald e di tanti altri autori passati nel pubblico dominio saranno disponibili sui nostri portatili perché possiate liberamente copiarle e portarle a casa! 🙂

Il FLUG al Festival della Creatività 2010

Venerdì 22 ottobre 2010

Il FLUG sarà presente al Festival della Creatività 2010 in uno spazio dedicato al software libero e ai processi collaborativi.
Dove: Firenze, “Cupola Convegni” in Piazza del Duomo
Quando: 22 ottobre 2010 dalle 10:00 alle 18:30
Nodo FdC-FLUG:
http://2010.festivaldellacreativita.it/node/2837

Gli interventi che si articoleranno nel corso della giornata sono i seguenti:
Continua la lettura di Il FLUG al Festival della Creatività 2010

Log Serverone

Norme per la gestione dei file di log dei servizi
FLUG, 6 agosto 2006

Il presente documento non può essere considerato definitivo poiché la normativa italiana in tema di gestione dei file di log pone delle difficoltà interpretative che rendono poco chiari gli obblighi legali ai quali siamo tenuti in qualità di gruppo non costituito.

Il server del FLUG (d’ora in poi, Serverone) mette a disposizione diversi servizi informatici, tutto su base completamente volontaria e in modo gratuito: web server, cvs, ftp, liste di posta elettronica, un anonymous remailer, un server Tor, senza tuttavia fornire ad alcuno l’accesso diretto alla rete ma riservando il servizio di posta elettronica ad un ristretto gruppo di volontari, direttamente coinvolti nella gestione della macchina e dei servizi.

Alcuni programmi, usati per erogare determinati servizi, registrano la propria attività su file di testo raccolti nella memoria di massa del Serverone, ove permangono per un periodo di sette giorni, al solo scopo di consentire il corretto funzionamento e una manutenzione efficace del sistema; altri programmi, proprio in ragione del tipo di servizio offerto, non registrano invece alcunché, come nel caso dell’anonymous remailer e del server Tor.

I file di log vengono cancellati per mezzo del programma ‘logrotate’, avviato dal demone ‘cron’ con la seguente riga di comando:

savelog -g adm -m 640 -u root -c 4 *log

2005: Attacco al Serverone

Resoconto dettagliato delle compromissioni individuate al server del Firenze Linux User Group
FLUG, 3 agosto 2005

Lunedì 27 giugno 2005 due aderenti del Flug si sono recati alla sede milanese del provider Inet per riprendere il server del Flug, là ospitato negli spazi del provider Dada con il quale esisteva un contratto di housing da circa 6 anni. Questo cambiamento di provider era stato programmato da alcuni giorni sulla base di una proposta di sponsorizzazione (da concretizzarsi con l’housing del server) giunta al Flug da un altro provider fiorentino.

Vedi: https://lists.firenze.linux.it/pipermail/flug/2005-June/009578.html.

Con questo server il Flug offre servizi come liste di posta elettronica alla comunità di appassionati al software libero di Firenze. Inoltre ospita simili servizi per conto di altri gruppi simili al Flug di altre città; per fare questo il server non contiene alcun tipo di dato sensibile eccettuati quelli necessari al funzionamento dei servizi stessi (come la chiave privata del server ssh, i certificati ssl per il server web e le chiavi private del remailer Antani). Unica eccezione è la posta elettronica personale dei pochi aderenti al Flug autorizzati all’accesso diretto al server, autorizzazioni giustificate da compiti di gestione del server.

Al momento del ritiro dell’hardware, avvenuto verso le 11.30 del 27 giugno in presenza di un tecnico di Inet, sono state riscontrate le seguenti anomalie:

  1. Il server (rack di tipo 1U) aveva il coperchio del case chiuso con le viti di fissaggio ma con un lato fuori dalle guide. Sono evidenti anche graffi sullo stesso coperchio, attribuibili all’inserimento e all’estrazione dall’armadio rack.
  2. Il cavo ide di collegamento del cdrom era completamente staccato.
  3. Le viti di fissaggio delle slitte dei dischi fissi erano mancanti.

È stato deciso di riprendere ugualmente il server e di riportarlo a Firenze nella prospettiva di sistemarlo quanto prima presso il nuovo provider.

Quando ancora si trovavano presso il data-center di Inet, i due incaricati del Flug hanno preso contatto con i riferimenti del provider Dada: nelle conversazioni telefoniche con questi riferimenti (prima commerciale e poi tecnico) è stato confermato lo spostamento di stanza programmato (spostamento peraltro verificato direttamente dai due incaricati del Flug, i quali erano presenti anche alla prima installazione), ma sono state escluse manomissioni dell’hardware.
Inoltre, è stato contattato il membro del Flug che per ultimo era intervenuto sul server, il quale ha confermato di aver lasciato il server regolarmente chiuso e con tutto l’hardware regolare.

All’arrivo a Firenze il server è stato riavviato più volte per problemi con il kernel installato: solo in un secondo momento è iniziata l’analisi delle tracce di manomissione.

In seguito ad un’analisi più specifica dell’hardware (in particolare il controller delle unità di memorizzazione di massa, che non permette l’installazione e l’uso di dispositivi di memorizzazione non presenti all’avvio), a fronte di quelle che sono le evidenti manomissioni dell’hardware sopra elencate, sono state escluse manomissioni dei dati contenuti negli hard-disk “a caldo” cioè con i sistema operativo funzionante: di conseguenza se questi dati sono stati manomessi o anche solo copiati deve essere avvenuto necessariamente dopo un riavvio del sistema operativo. I riavvii durante la permanenza ad Inet sono stati tre:

  1. Al momento della prima installazione (avvenuta nel febbraio 2003), compiuta da tre aderenti al Flug.
  2. Il giorno successivo alla prima installazione, ad opera di un altro aderente del Flug per ovviare a problemi riscontrati con uno degli slot della ram.
  3. Durante lo spostamento degli armadi del provider Dada che ospitavano il server, così come annunciato anche nella lista di discussione generale del Flug.

Vedi: https://lists.firenze.linux.it/pipermail/flug/2005-March/009243.html.

Il fatto che gli unici riavvii subiti dal serverone siano quelli elencati viene fatto risalire dal controllo dell'”uptime”, cioè il tempo di funzionamento ininterrotto così come viene registrato dal kernel Linux. Questo dato in effetti può essere alterato usando sistemi piuttosto sofisticati. L’ipotesi che il supposto attaccante abbia usato questi sistemi per truccare questo dato viene considerata assolutamente non plausibile perché difficilmente conciliabile con le evidenti tracce poi lasciate sull’hardware.

Per i primi due interventi sul server risulta assolutamente accettabile escludere un riassemblaggio inaccurato ad opera degli aderenti al Flug. Per il terzo risulta difficilmente accettabile supporre manomissioni accidentali o dovute a ragioni contingenti allo spostamento: d’altro canto non ci è neanche possibile escluderle dato che nessun aderente del Flug era presente. Per queste considerazioni risulta inevitabile concludere che se è stata compiuta una manomissione dei dati questa deve essere necessariamente avvenuta in occasione dell’ultimo riavvio, cosa peraltro assolutamente esclusa dai rappresentanti tecnici di Dada, così come scritto in precedenza.

Da quanto esposto, a fronte dell’evidenza delle manomissioni all’hardware, non risultano altrettanto evidenti manomissioni o anche semplici copie dei dati contenuti sul server: si è però deciso ugualmente di considerare il server compromesso in toto e di conseguenza di non reinserirlo subito in rete ma di procedere ad una installazione ex-novo del software così come viene considerata prassi normale in casi analoghi. I dati sono stati preservati in attesa di un controllo da parte dei responsabili dei vari servizi: ad oggi (mercoledì 3 agosto 2005) è stata completata la riattivazione di tutti i servizi preesistenti.

L’installazione è avvenuta su due nuovi dischi con caratteristiche tecniche uguali ai precedenti, i quali sono attualmente in consegna presso un aderente del Flug in attesa di svolgere analisi forense.

MPAA/DVD/DeCSS

Glossario

MPAA: Motion Picture Association of America | DVD: Digital Versatile Disc | DeCSS: Decrypting Content-Scrambling System


Il giorno 1° Aprile 2000 per alcune ore il server della comunità Linux di Firenze <http://firenze.linux.it/> è risultato inaccessibile per tutta la rete ma nessun media di alcun livello ha dato segno di minima attenzione.

Ennesimo colpo ad opera di oscuri “hacker”? Banale malfunzionamento del software?

Niente di tutto ciò, perché in realtà è successo qualcosa di più semplice ma forse di più preoccupante.

Non pretendiamo certo l’attenzione scatenatasi nel caso del blocco di alcuni dei siti commerciali più noti della rete, avvenuto alcune settimane fa; però ci preme sottolineare con questo nostro comunicato le implicazioni di ciò che è successo, implicazioni che riguardano l’accessibilità alla rete e i nuovi media, il rapporto fra le grandi multinazionali produttrici di software e i loro clienti.

Usando parole forse un po’ abusate, questioni di libertà.

Cos’è successo

Alcune premesse

Da alcuni mesi nel sito del Flug è ospitata una copia esatta e aggiornata giornalmente (in gergo tecnico chiamato “mirror”) di un altro sito che contiene software di crittografia per il sistema operativo Linux: si tratta di una classe di software di libero uso ma di cui, secondo una legislazione specifica degli Stati Uniti di America, è vietata la esportazione per via telematica da tale paese, senza una particolare licenza (ottenuta per altro solo da alcune grossissime multinazionali). Questi siti, che si trovano fuori da tale paese, contengono software prodotto altrove ovvero esportato da tale paese in forma “human-readable”, e quindi legittimamente in quanto tale forma è stata esplicitamente esclusa dal divieto.

Questo sito, che adesso non esiste più, era raggiungibile all’indirizzo <http://munitions.vipul.net/>. Adesso rimangono molti mirror come:

All’interno di questa raccolta di programmi uno in particolare permette agli utenti di questo sistema operativo di leggere i file video contenuti nei nuovi supporti DVD. Questo nuovo formato è sviluppato da un consorzio di multinazionali del settore hardware e software con alcune caratteristiche per impedirne la visualizzazione su sistemi non specificatamente predisposti e subito coperto da brevetto.

Ci sono alcuni problemi però:

  • innanzitutto in Europa e nel resto del mondo che non siano gli Stati Uniti d’America non è possibile brevettare algoritmi e quindi questo brevetto non ha alcun valore;
  • inoltre il suddetto consorzio non ha messo in conto il sistema operativo Linux nei suoi piani di sviluppo se non alla fine di una lunga campagna d’opinione e con caratteristiche che male si adattano a questa fetta di utenza;
  • infine i programmi di visualizzazione “ufficiali” sono venduti abbinati alla apparecchiatura [lettore] ma sono codificati in maniera tale da potere visualizzare solo una parte del materiale audiovisivo prodotto, per cui per potere visualizzare qualunque titolo prodotto è necessario munirsi di tutte le 6 (per ora) versioni di player, che -ripetiamo- sono vendute solo assieme a un lettore.

Così qualcuno ha sviluppato un programma chiamato DeCSS che permette di leggere questi DVD anche con Linux e ne ha reso disponibili i sorgenti allo stesso modo con cui viene distribuita la gran parte del software per questo sistema operativo. Lo sviluppo di questo programma è stato condotto da un privato in Europa senza alcuno scopo di lucro e senza chiedere alcuna licenza al consorzio, cosa perfettamente lecita visto che non è stato utilizzato alcun software coperto da copyright.

Proprio questo software, perfettamente legale in Italia e in Europa lo ribadiamo, era presente nel nostro sito.

Per chi desidera approfondire gli aspetti tecnici e legali relativi a questo software può visitare il sito web http://www.opendvd.org/.

Ora in Italia sarebbe illegale un software che decriptasse al fine della copia, ma non quello destinato alla visualizzazione e/o all’interoperatività, in quanto i diritti di visualizzazione sono stati già acquisiti con l’acquisto del DVD. Le uniche possibilità sarebbero quindi quella di una causa per diffusione di segreti industriali ovvero per la violazione di un brevetto.

Nessuna delle due è però praticabile, la prima evidentemente perché l’avere sviluppato in proprio qualcosa già brevettato non rappresenta evidentemente violazione di un segreto, in quanto informazione acquisita per via originaria.

La seconda è invece esclusa per ben due motivi, il primo è che secondo la legge europea tale ritrovato, essendo un algoritmo matematico, non è brevettabile, il secondo è che il brevetto serve a tutelare lo sfruttamento commerciale, e non la segretezza (e difatti si dice che il brevetto consente all’inventore lo sfruttamento in esclusiva del procedimento per un periodo limitato di tempo, in cambio della conoscenza a tutta la comunità del procedimento). Poiché il “prodotto” nel caso in questione è fornito a titolo gratuito allo scopo di farne uso personale manca anche un presupposto fondamentale del brevetto, e cioè lo sfruttamento commerciale.

Mancano altresì gli estremi per concorrenza sleale in quanto la diffusione di tale programma non toglie mercato alla ricorrente (MPAA) ma anzi ne permette la diffusione in una nicchia di mercato ancora non coperta.

Il 1° Aprile 2000 ILS, l’Italian Linux Society con sede a Savona, proprietaria del dominio linux.it e quindi anche di firenze.linux.it, riceve da un giudice statunitense un’ingiunzione che ordina al suo legale rappresentante di eliminare il software DeCSS dal sito <http://munitions.firenze.linux.it/>, per una denuncia proveniente dal suddetto consorzio.

I responsabili di ILS hanno così eliminato il nostro dominio da quelli da loro gestiti, fino alla rimozione del mirror di munitions.

Cosa rimane

Poco, anzi niente.

Il nostro computer è rimasto privo del mirror di munitions.vipul.net, il quale contiene molti programmi di uso comune, talvolta di importanza fondamentale per tutti gli utenti del sistema operativo Linux.

Sempre il nostro computer, con tutti i servizi che offre, è rimasto isolato dalla rete per alcune ore anche se gli effetti di questa assenza si sono fatti sentire anche il giorno successivo.

Rimane la difficoltà per gli utenti Linux ad usare i nuovi media tanto strombazzati dalla pubblicità.

Quello che sicuramente rimane è la necessità di tutto il Flug e di tutta la comunità Linux italiana e mondiale di diffondere l’uso e la conoscenza del software libero, l’unico del quale possiamo conoscerne con precisione il funzionamento e del quale possiamo fidarci.

È nostra intenzione portare avanti questa problematica, approfondendone tutti gli aspetti tecnici, legali ed etici, con una opportuna iniziativa pubblica da realizzarsi assieme a tutti gli interessati.

Rimane infine la volontà delle multinazionali facenti parte di questo consorzio di imporre le loro leggi a scapito sia delle leggi degli stati sovrani sia delle reali necessità degli utenti.

Maggiori informazioni sono reperibili attraverso i siti: